Nella ricezione dei segnali terrestri (ma in alcuni casi anche dei segnali satellitari) si possono verificare delle aggiunte di trasmissioni indesiderate ed esterne a quelle TV.
- La presenza nella banda UHF di emissioni legate alla telefonia 4G ed indicate con il termine LTE è uno dei casi in questione.
Non si tratta di una sovrapposizione, visto che la banda televisiva è separata da quella telefonica (790 MHz massimo valore banda TV, 791 MHz minimo valore banda LTE) ma può creare comunque dei problemi, infatti l’aumento di potenza in ingresso al centralino può portare alla saturazione gli amplificatori anche se si rispettano le regole sui massimi livelli di ingresso dei segnali TV. Per evitare questo è necessario eliminare tali segnali tramite filtri passa basso da porre prima dell’ingresso negli stadi amplificatori.
Esistono filtri LTE già integrati nei pre-amplificatori in antenna, altri possono essere montati come moduli nella centrale di testa, altri ancora come dispositivi inseribili nei circuiti all’interno dei centralini.
L’intensità del disturbo dipende da vari fattori, in primo luogo dalla distanza della antenna TV dalle antenne LTE. In funzione di tale valore è possibile stimare l’intensità del segnale ricevuto e quindi scegliere il tipo di filtro più adatto, con l’attenuazione nella banda superiore ai 790 MHz necessaria a mitigare considerevolmente il problema.
- Un altro caso da gestire nella ricezione TV terrestre è quello di eventuali canali isofrequenziali provenienti da siti trasmissivi differenti.
Se le due trasmissioni sono della stessa emittente e dello stesso multiplex la logica è quella di sopprimere quello di qualità minore (livello più basso, MER scadente, BER insufficiente, ecc…) attraverso in primo luogo l’impiego di antenne con la banda più stretta possibile. Dove ciò non fosse possibile si possono utilizzare filtri elimina banda di canale.
Quando invece i due multiplex sono diversi nei contenuti ed entrambi devono essere distribuiti si possono utilizzare filtri-convertitori che permettono di spostare uno dei due su di un canale libero.
Da notare infine che l’impiego di centrali programmabili di ultima generazione consente di applicare le contromisure indicate “via software” impostando opportunamente la frequenza di taglio del filtro LTE, il filtraggio e la conversione dei canali secondo la disposizione più opportuna. Negli ultimi prodotti si notano capacità di filtraggio dei singoli multiplex nettamente migliori rispetto ai prodotti precedenti, arrivando a valori di taglio di 35 dB/MHz che consentirebbero la gestione di canali adiacenti, se non persistono altre criticità.
- Nella ricezione del segnale satellitare esistono disturbi provenienti da ponti telefonici di varia natura: dai 1800 MHz dei servizi 3G/4G che si mescolano ai segnali satellite in I° IF alle dorsali sopra ai 10 GHz che “entrano” direttamente dall’LNB.
In tal caso le contromisure sono spesso legate al posizionamento dell’antenna: si cerca di sfruttare la presenza di ostacoli (naturali o artificiali) per attenuare in ingresso tali sorgenti di disturbo.
In definitiva la lotta contro segnali esterni che possono disturbare quello TV è possibile solo attraverso un procedimento di analisi razionale che a sua volta si basa sia sull’esperienza che sulla capacità tecnica di interpretare lo spettro e le misure dei segnali stessi. Il frutto di questa analisi è la scelta dei dispositivi ed apparati più adatti al caso in esame.