Il punto di partenza nella procedura di selezione delle antenne tv terrestri e satellitari è nella individuazione dei segnali da distribuire: partendo dalla televisione digitale terrestre occorre conoscere livello, BER e MER dei segnali DTT ricevibili, selezionando i trasmettitori in funzione della presenza di multiplex contenenti canali di interesse. Basandosi sulla documentazione disponibile online ed offline e, se necessario, eseguendo un sopralluogo sul tetto con antenna a larga banda ed il misuratore di campo, si deve compilare una lista di tutte le direzioni terrestri interessanti di ricezione e, per ciascuna di esse, l’elenco dei canali con le misure di base.
Ottenute le informazioni sui multiplex si passa alla loro analisi per stabilire il numero ed il tipo di antenne necessarie per ricevere i canali di interesse. In questa fase si possono ottenere risultati molto diversi tra loro sul territorio: ci sono zone dove è sufficiente installare un’unica antenna a larga banda ed altre dove servono 4 o 5 antenne di canale, gruppo di canali o di banda; purtroppo non esiste un impianto standard di ricezione che va bene su tutto il territorio italiano.
La scelta dei modelli. Se i segnali in antenna sono deboli e/o il cavo coassiale di collegamento al centralino è di notevole lunghezza occorre impiegare un pre-amplificatore in antenna tele alimentato, privilegiando in esso una buona figura di rumore rispetto ad un guadagno elevato. Altro elemento chiave per la corretta selezione delle antenne terrestri è il guadagno: si deve cercare di ottenere in ingresso al centralino canali con livelli il più possibile uniformi tra loro, in modo da facilitare il lavoro del successivo stadio (amplificatore di segnale) nel fornire in uscita canali equalizzati.
Discorso diverso e più semplice per la scelta dell’antenna satellitare: in genere l’interesse sarà concentrato sui satelliti Hot Bird a 13°E, ricevibili con diametri d’antenna di 70 – 80 cm. Ricordiamoci però che per avvicinare il 100% di tempo dell’anno di visione occorre aumentare il margine di ricezione, cosa resa possibile incrementando il guadagno dell’antenna. Se la richiesta è di programmi satellitari ricevibili da altre posizioni orbitali occorre verificare che il footprint del satellite copra la località italiana dove si trova l’impianto e quale sia l’effettivo valore di EIRP a terra per dimensionare correttamente la parabola. Ricordiamo infine che maggiore è il numero di unità immobiliari servite e maggiore dovrà essere il margine di ricezione in antenna e quindi il suo guadagno. In sintesi, sempre considerando la posizione orbitale a 13°E, se per un impianto di una singola abitazione possiamo impiegare una parabola da 75 cm di diametro, per un condominio di medie dimensioni occorre utilizzare un’antenna di maggiore guadagno con diametro attorno ai 100 – 110 cm.